Guida di Erica: Living in Imola

Erica
Guida di Erica: Living in Imola

Offerta gastronomica

Where to eat in town
The place where I work :) Perfect for breakfast or a drink before dinner
Caffe' Bologna
206 Via Emilia
The place where I work :) Perfect for breakfast or a drink before dinner
2 Michelin Star Restaurant
San Domenico
1 Via Sacchi
2 Michelin Star Restaurant
Typical trattoria
E Parlamintè
33 Via Goffredo Mameli
Typical trattoria
Regional food and wines
6 locals raden deze aan
Osteria del Vicolo Nuovo da Ambra e Rosa
6 Via Codronchi
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Regional food and wines
Il posto giusto per mangiare e bere qualcosa di buono fino a tarda notte. Cucina tradizionale, grande carta dei vini.
Osteria "I Tri Scalên"
22 Via Marsala
Il posto giusto per mangiare e bere qualcosa di buono fino a tarda notte. Cucina tradizionale, grande carta dei vini.
Per una pausa mordi e fuggi
Tegamino
8 Via XX Settembre
Per una pausa mordi e fuggi
Ottimo cocktail bar
Café Porteno
241 Via Emilia
Ottimo cocktail bar
A gourmet bistrot in the centre of Imola
Ristorante Popeye
43 Via Quaini
A gourmet bistrot in the centre of Imola
The best pizza in town.
quattroquinti - Pizzeria
18 Via Marsala
The best pizza in town.

Visite turistiche

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Rocca Sforzesca di Imola
Piazzale Giovanni Dalle Bande Nere
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Saint Cassianòs Cathedral
Piazza del Duomo
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Palazzo Tozzoni
93 Viale Domenico Rivalta
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Museo di San Domenico
4 Via Sacchi
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Public Library Of Imola
80 Via Emilia
Uno dei simboli di Imola
25 locals raden deze aan
Autodromo Enzo e Dino Ferrari
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Uno dei simboli di Imola
l complesso prese vita nel 1890 come ospedale psichiatrico provinciale. Era costituito da grandi padiglioni per il ricovero dei malati e per i servizi generali di cucina, lavanderia, officina oltre che dagli ambulatori e dagli alloggi del personale. Divenne ben presto uno dei più importanti manicomi d’Italia, coprendo un’area di circa 140.000 mq comprendenti la parte di terreno destinato a colonia agricola e il bellissimo parco con i grandi viali alberati. Terminata la sua funzione ospedaliera, l’area è interessata ora da uno dei progetti di riqualificazione più importanti per la città.
Parco dell’Osservanza
Via L. Venturini
l complesso prese vita nel 1890 come ospedale psichiatrico provinciale. Era costituito da grandi padiglioni per il ricovero dei malati e per i servizi generali di cucina, lavanderia, officina oltre che dagli ambulatori e dagli alloggi del personale. Divenne ben presto uno dei più importanti manicomi d’Italia, coprendo un’area di circa 140.000 mq comprendenti la parte di terreno destinato a colonia agricola e il bellissimo parco con i grandi viali alberati. Terminata la sua funzione ospedaliera, l’area è interessata ora da uno dei progetti di riqualificazione più importanti per la città.
L’edificio, inaugurato nel 1794, è rimasto in gran parte intatto nelle suppellettili e nelle decorazioni, restituendo al visitatore l’immagine affascinante di una farmacia settecentesca. Notevolissimi i 457 vasi d’epoca in maiolica, di fabbrica imolese, recanti nel cartiglio il nome del medicamento, disposti nei mobili di legno intagliato opera dell’ebanista imolese Giuseppe Magistretti.
Farmacia Comunale Ospedale Santa Maria della Scaletta
95 Via Emilia
L’edificio, inaugurato nel 1794, è rimasto in gran parte intatto nelle suppellettili e nelle decorazioni, restituendo al visitatore l’immagine affascinante di una farmacia settecentesca. Notevolissimi i 457 vasi d’epoca in maiolica, di fabbrica imolese, recanti nel cartiglio il nome del medicamento, disposti nei mobili di legno intagliato opera dell’ebanista imolese Giuseppe Magistretti.
Casino di caccia del ‘700 che, seppur rovinato dal tempo, conservava ancora all’interno un bellissimo salone affrescato e una grande scala barocca a due rampe. Fu acquistato nel 1934 dalla famiglia Muggia, e da questa affidato per il restauro al giovane architetto milanese Piero Bottoni, futuro grande esponente dell’architettura razionalista del ‘900. Conservate nel progetto le parti più pregevoli della villa, l’architetto volle sostituire le zone irrecuperabili con ardite e spettacolari soluzioni in modo da unire armoniosamente il nuovo con l’antico. Le devastazioni della guerra hanno cancellato la maggior parte dell’opera; rimangono parte della struttura esterna e il tavolo da pranzo, un’unica gettata di cemento e graniglia di marmo dalle forme avveniristiche. La villa non è visitabile all’interno.
Villa Muggia (La villa dell'aviatore)
4 Via Bel Poggio
Casino di caccia del ‘700 che, seppur rovinato dal tempo, conservava ancora all’interno un bellissimo salone affrescato e una grande scala barocca a due rampe. Fu acquistato nel 1934 dalla famiglia Muggia, e da questa affidato per il restauro al giovane architetto milanese Piero Bottoni, futuro grande esponente dell’architettura razionalista del ‘900. Conservate nel progetto le parti più pregevoli della villa, l’architetto volle sostituire le zone irrecuperabili con ardite e spettacolari soluzioni in modo da unire armoniosamente il nuovo con l’antico. Le devastazioni della guerra hanno cancellato la maggior parte dell’opera; rimangono parte della struttura esterna e il tavolo da pranzo, un’unica gettata di cemento e graniglia di marmo dalle forme avveniristiche. La villa non è visitabile all’interno.